Nel ramo vita l’entità della polizza e del premio si basa principalmente sulla possibilità che l’assicurato ha di vivere o morire entro una certa data. Si tratta di una forma di risparmio, il cui scopo è tutelare l’assicurato e i suoi familiari dalla non conoscenza della durata della vita umana. Gli eventi da cui proteggersi sono quindi la morte, ma anche l’invalidità e la vecchiaia. Queste tipologie di danno vengono risarcite attraverso tecniche e modalità diverse: l’erogazione di un capitale (soprattutto in caso di morte), di una rendita o di un indennizzo (anche in caso di morte, ma soprattutto per invalidità e vecchiaia). Esistono poi assicurazioni (quelle che chiamano anche linked) collegate a fondi d’investimento comune. I vantaggi di queste polizze sono la percentuale di guadagno minimo garantito (tasso tecnico) e l’impignorabilità in caso di fallimento. Fra gli svantaggi più importanti viene annoverata la costante riduzione del valore del denaro, dovuta alla continua rincorsa tra risparmi e inflazione. La diffusione di questo genere di polizze ha avuto un’impennata grazie alla ristrutturazione del sistema di previdenza pubblica, che ha reso le pensioni statali meno competitive e quindi, di fatto, per molti il ricorso a questo tipo di polizze è divenuto ormai quasi necessario.
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